COSA FARE E A CHI RIVOLGERSI
Quando si sospetta la presenza di un DSA è importante che venga fatta, al più presto, una valutazione. Si manifestano nell’età evolutiva con diversi gradi di difficoltà, hanno natura neurobiologica, e, per le numerose caratteristiche presentate, necessitano di una diagnosi eseguita in équipe multidisciplinare: Logopedista, Neuropsichiatra Infantile, Psicologo.
Per valutare la presenza di un DSA è, innanzitutto, necessario eseguire una valutazione completa, utilizzando test standardizzati, sia per misurare l’intelligenza generale, che le abilità specifiche. Riguardo all’età minima in cui è possibile effettuare la diagnosi, si fa riferimento al completamento del 2° anno della scuola primaria, per la lettura e la scrittura, e al completamento del 3° anno, per gli apprendimenti matematici. È, tuttavia, importante sottolineare che, già durante il 1° anno della scuola primaria, può essere utile valutare bambini con profili funzionali compromessi che presentano segni precoci di difficoltà (pregresso disturbo del linguaggio, familiarità accertata per il disturbo di apprendimento), in quanto una presa in carico precoce può favorire un migliore sviluppo di tali abilità.
La somministrazione di test specifici eseguita dal logopedista serve al neuropsichiatra infantile e allo psicologo per effettuare una diagnosi e permette di inquadrare la difficoltà del bambino. Il logopedista si occupa della valutazione delle abilità, delle competenze linguistiche e delle relative abilità prassiche e percettive; attraverso la valutazione, può progettare un piano di lavoro individualizzato, contenente gli obiettivi da raggiungere, durante l’eventuale trattamento riabilitativo successivo.
Il logopedista, inoltre, in collaborazione con le insegnanti, si occupa di attività di screening (rivolto generalmente ai bambini dell’ultimo anno di scuola materna e del primo anno della scuola elementare) col l’obiettivo d’identificare possibili indicatori di rischio di un DSA.