Disturbo oppositivo provocatoria

Disturbo oppositivo provocatoria

Il Disturbo Oppositivo Provocatorio (DOP) è caratterizzato dalla presenza di rabbia persistente e inappropriata, irritabilità, sfida e vendetta verso sé e le figure di autorità. Emerge intorno al sesto anno di vita e potrebbe protrarsi ed aggravarsi fino all’adolescenza. Le ricerche mostrano come il Disturbo Oppositivo Provocatorio sia uno dei disturbi comportamentali più comuni nei bambini. Si attribuisce a questo disturbo una prevalenza che si aggira intorno al 5% della popolazione e spesso presenta una frequente comorbidità con il disturbo da deficit d’attenzione e iperattività (ADHD), disturbo d’ansia e disturbo depressivo.

Come si manifesta?

Innanzitutto va sottolineato che è normale che il proprio figlio mostri un comportamento oppositivo in determinate fasi del suo sviluppo, quindi in alcuni momenti può risultare difficile riconoscere la differenza tra un bambino volitivo ed emotivo e un bambino che presenta un DOP. I primi sintomi in genere iniziano durante l’età prescolare. Questi comportamenti causano una significativa compromissione della situazione familiare e delle attività sociali e scolastiche del bambino.

Questi bambini manifestano spesso:

  • umore irritabile o collera;
  • comportamenti polemici e provocatori con atteggiamenti di sfida, in particolare verso persone che rappresentano l'autorità (genitori, insegnanti);
  • tendenza a non rispettare le regole;
  • atteggiamento rancoroso e vendicativo;
  • comportamenti di accusa verso gli altri per i propri comportamenti scorretti.


Questi comportamenti devono presentarsi frequentemente durante la quotidianità. Per i bambini di età inferiore ai 5 anni, il comportamento deve avvenire per più giorni e per un periodo di almeno sei mesi. Per i bambini di 5 anni o più il comportamento deve avvenire almeno una volta alla settimana per almeno sei mesi.


Le possibili cause del Disturbo Oppositivo Provocatorio

Non esiste una sola causa, ma si parla di fattori di rischio e di protezione inerenti l’insorgenza del disturbo. Le cause possono riguardare una combinazione di fattori ereditari (familiarità al disturbo), ambientali (bambino inserito in un contesto trascurante nel quale possono essere frequenti modalità educative rigide, incoerenti o negligenti). Oltre a questi dobbiamo considerare il temperamento del bambino, che presenta difficoltà nella regolazione delle sue emozioni e nel tollerare la frustrazione; situazioni di instabilità familiare (genitore con un disturbo mentale o che fa uso di sostanze). Sono considerati invece fattori di protezione: una buona qualità dei legami affettivi con le figure di accudimento e uno stile educativo familiare coerente e autorevole.

Come si interviene?

L'intervento elettivo per il Disturbo Oppositivo Provocatorio è di tipo multimodale, ovvero un trattamento rivolto al minore, alla famiglia e alla scuola. Il tipo di trattamento differisce in base all’età del bambino.

Per i bambini in età prescolare si basa principalmente su interventi di psico-educazione che coinvolgono soltanto i genitori. Per i bambini in età scolare invece, si prevede l’integrazione di un lavoro individuale con il bambino, supportato dai genitori (attraverso interventi di parent training) e dall’ambiente scolastico.

La psicoterapia cognitivo comportamentale si è dimostrata essere un valido trattamento, in quanto favorisce la presa di consapevolezza dei pensieri del bambino, utile nel fronteggiare situazioni frustranti o provocatorie. L’intervento nello specifico prevede: la gestione della rabbia e l’insegnamento di strategie di autocontrollo, per individuare insieme modalità alternative per fronteggiare le situazioni.


Come si previene?

La prevenzione del DOP avviene tramite l'attivazione di interventi precoci di parent training (interventi di psicoeducazione rivolti ai genitori) attivati già in età pre-scolare e finalizzati alla gestione degli "iniziali" comportamenti-problema che il bambino presenta. Questi interventi possono consentire una riduzione della sintomatologia oppositiva e contrastare l'emergere di quadri clinici più gravi.


Qual è la prognosi?

La prognosi del Disturbo Oppositivo Provocatorio è mediamente negativa, soprattutto se esso non viene trattato precocemente. Frequentemente tale disturbo può evolvere infatti in Disturbo della Condotta in tarda adolescenza o in Disturbo di Personalità Antisociale in età adulta.

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