Il funzionamento della personalità viene valutato prendendo in esame sia il dominio del sé che quello interpersonale. Il primo dominio è contraddistinto dalla stabilità dell’autostima, dall’accuratezza nell'auto-valutarsi, dalla capacità e abilità di regolare varie esperienze emotive, dalla capacità di perseguire obiettivi coerenti e significativi sia a breve termine che esistenziali.
Il secondo dominio, invece, fa riferimento alla capacità di comprendere le esperienze e le motivazioni altrui, alla comprensione degli effetti del proprio comportamento sugli altri, alla profondità e durata di relazioni interpersonali gratificanti. A questo proposito, i tratti di personalità rappresentano schemi di pensiero, percezione, reazione e relazione relativamente stabili nel tempo.
Nel momento in cui questi tratti divengono talmente rigidi, pervasivi e disadattivi da creare disagio e da compromettere il funzionamento lavorativo e/o interpersonale, si parla di disturbo di personalità.