
I disturbi dell’umore non sono semplici stati d’animo, ma vere e proprie patologie caratterizzate da un disagio psicologico più o meno intenso riconducibile a variazioni spontanee ed eccessive del tono dell’umore che si accompagnano ad una serie di sintomi fisici – anch’essi variabili da persona a persona – dai quali deriva un’importante sofferenza psicofisica che va a peggiorare la qualità di vita interferendo con il suo funzionamento relazionale, lavorativo e sociale.
Specificamente, i disturbi dell’umore, sono distinguibili in due grandi categorie:
- Disturbi Depressivi: caratterizzati da umore depresso, sentimenti di tristezza, colpa e apprensione, sensazione che nulla abbia più valore, tendenza all’isolamento, apatia, perdita di interesse e piacere nelle attività quotidiane e sessuali, disturbi del sonno e/o dell’appetito.
- Disturbi Bipolari: nei quali invece è tipico l’alternarsi di episodi depressivi e fasi di umore euforico o irritabile associato ad un aumento del livello di attività lavorativa, sociale e/o sessuale, eloquio rapido, sensazione che i pensieri si succedano rapidamente, alta autostima, facile distraibilità, diminuito bisogno di sonno, eccessivo coinvolgimento in attività piacevoli potenzialmente dannose.