Disfluenze (Balbuzie)

Disfluenze (Balbuzie)

La balbuzie viene definita come un disturbo complesso multifattoriale e multidimensionale determinato da fattori fisiologici, genetici, ambientali, cognitivi, emotivi e linguistici.

La balbuzie è considerata una disfluenza della parola, caratterizzata da prolungamenti di un suono, blocchi, ripetizioni del singolo suono o della sillaba, che interrompono il normale fluire dell’eloquio e che impediscono al bambino di produrre “ciò che intende dire come lo vorrebbe dire”.

CARATTERISTICHE PRINCIPALI E CAMPANELLI D’ALLARME

Si fa riferimento al concetto di Sindrome Balbuzie proprio per sottolinearne la multidimensionalità. Il bambino che balbetta non presenta solo delle disfluenze, ma anche dei comportamenti di evitamento e delega di fronte agli scambi comunicativi a causa del proprio atteggiamento comunicativo.


Quali sono dunque i campanelli d’allarme da osservare per una pronta individuazione di eventuali difficoltà?

  • L’eloquio è difficoltoso a causa di prolungamenti di un suono, blocchi, ripetizioni del singolo suono o della sillaba;
  • a ciò si accompagnano comportamenti come abbassamento dello sguardo, smorfie del viso, movimenti del capo o del corpo;
  • il bambino presenta inoltre uno stato di tensione o eccitazione, emozioni negative come la paura, l’imbarazzo, la rabbia o simili durante l’eloquio.

COSA FARE E A CHI RIVOLGERSI

Mediante una rete interdisciplinare (logopedisti, foniatri, neuropsichiatri infantili, pediatri, psicologi, insegnanti) in grado di individuare i “campanelli d’allarme” manifestati dal bambino nei diversi contesti comunicativi, sarà possibile intervenire con maggior efficacia e funzionalità. L’identificazione precoce della natura del problema permetterà quindi un intervento riabilitativo tempestivo, mirato e più efficace.

Attualmente la letteratura scientifica internazionale consiglia una segnalazione precoce del bambino con disfluenza verbale alla valutazione logopedica, a partire dall’età della Scuola dell’Infanzia (3-6 anni). Saranno fondamentali la collaborazione, concreta e regolare, di genitori ed insegnanti.

La terapia ha lo scopo di aiutare il bambino a trovare un giusto equilibrio tra il sentirsi a proprio agio rispetto alla propria verbalità e alla balbuzie, sentirsi a proprio agio con sé stesso, diventare abile nel capire e nell’usare le tecniche di modificazione della fluenza al fine di diventare un efficace comunicatore.

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